Home > Documento Unico di Circolazione e Certificato di Proprietà
Documento Unico di Circolazione e Certificato di Proprietà
Il Decreto Legislativo n. 98 del 29 Maggio 2017 (cosiddetta “Riforma Madia”), adottato in attuazione della delega contenuta nell’art. 8, comma 1, lettera d), della Legge n.124 del 7 Agosto 2015, ha istituito il Documento Unico di Circolazione (DUC) per i veicoli assoggettati al regime dei beni mobili registrati.
Nell’ottica di una più ampia semplificazione e riorganizzazione della burocrazia automobilistica, il DUC riguarda solo auto, moto, rimorchi e veicoli in generale. Sono, invece, esclusi minicar e ciclomotori.
A partire dal 2020, i dati contenuti nel Certificato di Proprietà (CdP), oggi rilasciato dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) gestito dall’ACI, e nella Carta di Circolazione, di competenza della Motorizzazione Civile, saranno quindi disponibili in un unico documento, che sostituirà quelli in vigore.
In una logica di totale digitalizzazione delle istanze e delle documentazioni a corredo, nonché degli atti emessi – già adottata dall’ACI sin dal 5 ottobre 2015 con l’emissione del Certificato di Proprietà in modalità digitale (CdPD) in linea con le disposizioni del Codice dell’Amministrazione Digitale (D. Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.) – il nuovo documento sarà rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite procedure telematiche presso gli uffici dell’ACI, della Motorizzazione Civile e un qualsiasi Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).
Sul DUC saranno riportati i dati tecnici del veicolo (classe ambientale, numero di telaio, capacità, portata, cilindrata) e di intestazione (titolare del veicolo, passaggi di proprietà).
Saranno indicate, inoltre, tutte le informazioni – oggi annotate presso il PRA – relative alla presenza di ipoteche o privilegi, di provvedimenti amministrativi e giudiziari che incidono sulla disponibilità del veicolo e sulla sua proprietà, oltre ad eventuali provvedimenti di fermo amministrativo ed alla cessazione dalla circolazione per demolizione o per esportazione definitiva all’estero.
Previsti per il 6 aprile, i primi rilasci del DUC sono slittati di quattro settimane a causa dei rinvii dettati dall’emergenza Covid-19 e riguarderanno solo alcune operazioni, con l’obiettivo di entrare pienamente a regime entro la fine del 2020.
A partire dal 4 maggio, pertanto, l’emissione del DUC sarà obbligatoria per le c.d. minivolture (vendite di veicoli a concessionari o a rivenditori di veicoli usati); per le cessazioni dalla circolazione per demolizione o per definitiva esportazione all’estero e per i duplicati.
Successivamente, l’utilizzo delle procedure per la gestione delle immatricolazioni, re-immatricolazioni e trasferimenti di proprietà, facoltativo dal 4 maggio, sarà obbligatorio a partire dall’1 giugno 2020.
I documenti rilasciati in precedenza, Certificato di Proprietà (cartaceo o digitale) e Carta di Circolazione, resteranno validi, almeno fino alla loro sostituzione con il DUC, che verrà emesso a seguito di circostanze che richiedono aggiornamenti o in caso di modifiche tecniche o cambi di proprietà dell’auto.